
Per què als infants els agraden tant les endevinalles? A primer cop d’ull, diria que és perquè són la representació concentrada, quasi emblemàtica, de la seva experiència de conquesta de la realitat. Per a un infant, el món és ple d’objectes misteriosos, d’esdeveniments incomprensibles, de figures indesxifrables. La seva presència al món, és un misteri que ha de resoldre, una endevinalla que ha de desxifrar, i ho intenta resoldre amb preguntes directes o indirectes. El coneixement li arriba, sovint, amb forma de sorpresa. Aquesta reflexió correspon a Gianni Rodari, un dels grans mestres de la literatura infantil. Un dels escriptors que més ha captivat per la importància i el valor que dóna a la fantasia i al desenvolupament que en fa per treballar la aspectes educatius i pedagògics. Crea personatges i històries que semblen inversemblants, però quan es va descabdellant el personatge o la història apareixen aspectes de reflexió quotidiana, petites picades d’ullet, estratègies per a estimular el pensament i la creativitat,..

La seva obra, plena de títols estimulants, és reconeguda al món sencer. Així mateix, l’any 1970 li va ser atorgat el premi internacional Andersen de literatura.
Entre les seves obres més populars es troben: Contes per telèfon, Contes per jugar, Contes escrits a màquina,... i la fantàstica Gramàtica de la fantasia, recomanable al 100% per a tothom, però especialment per a persones que els agradi escriure, per a mestres i per a mares i pares. Una guia per estimular i treballar la imaginació, la fantasia, l’escriptura fora estàndards.
Permeteu-me que us adjunti un conte, encara que sigui en llengua italiana.

La passeggiata di un distratto
-Mamma, vado a fare una passeggiata.
- Va' pure, Giovanni, ma sta' attento quando attraversi la strada.
- Va bene, mamma. Ciao, mamma.
- Sei sempre tanto distratto.
- Si', mamma. Ciao, mamma.
Giovannino esce allegramente e per il primo tratto di strada fa bene attenzione. Ogni tanto si ferma e si tocca.
- Ci sono tutto? Si, - e ride da solo.
E così' contento di stare attento che si mette a saltellare come un passero, ma poi s'incanta a guardaté le vetrine, le macchine, le nuvole, e per forza cominciano i guai.
Un signore, molto gentilmente, lo rimproveravannino esce allegramente e per il primo tratto di strada fa bene attenzione. Ogni tanto si ferma e si tocca.
- Ci sono tutto? Si, - e ride da solo.
E così' contento di stare attento che si mette a saltellare come un passero, ma poi s'incanta a guardaté le vetrine, le macchine, le nuvole, e per forza cominciano i guai.
Un signore, molto gentilmente, lo rimprovera: - Ma che distratto, sei. Vedi? Hai già perso una mano.
- Uh, è proprio vero. Ma che distratto, sono. Si mette a cercare la mano e invece trova un barattolo vuoto. Sarà proprio vuoto? Vediamo. E cosa c'era dentro prima che fosse vuoto? Non sarà mica stato sempre vuoto fin dal primo giorno...

Giovanni si dimentica di cercare la mano, poi si dimentica anche del barattolo, perché ha visto un cane zoppo, ed ecco per raggiungere il cane zoppo prima che volti l'angolo perde tutto un bràcao. Ma non se ne accorge nemmeno, e continua a correre.
Una buona donna lo chiama: - Giovanni, Giovanni, il tuo braccio!
Macché, non sente.
Pazienza, - dice la buona donna. - Glielo porterò alla sua mamma.
E va a casa della mamma di Giovanni.
- Signora, ho qui il braccio del suo figliolo.
- Oh, quel distratto. Io non so piu' cosa fare e cosa dire.
- Eh, si sa, i bambini sono tutti cosi.
Dopo un po' arriva un'altra brava donna.
- Signora, ho trovato un piede. Non sarà mica del Giovanni?
- Ma si che è suo, lo riconosco dalla scarpa col buco. Oh, che figlio distratto mi è toccato. Non so piu' cosa fare e cosa dire.
- Eh, Si sa, i bambini sono tutti così.
Dopo un altro po' arriva una vecchietta, poi il garzone del fornaio, Poi un tranviere, e perfino una maestra in pensione, e tutti portano qualche pezzetto di Giovanni: una gamba, un orecchio, il naso.
Ma ci può essere un ragazzo piu' distratto del mio?
- Eh, signora, i bambini sono tutti Così
Finalmente arriva Giovanni, saltellando su una gamba Sola, senza piu' orecchie nè braccia, ma allegro come sempre, allegro come un passero, e la sua mamma scuote la testa, lo rimette a posto e gli dà un bacio.
- Manca niente, mamma? Sono stato bravo, mamma?
- Sì Giovanni, sei stato proprio bravo.